Ue: energia, dal 2020 solo edifici a basso consumo Stampa

certificazione_energetica_edificiApprovata la direttiva per migliorare le prestazioni energetiche degli edifici

Martedì 18 maggio il Parlamento Europeo ha approvato, in seconda lettura, la nuova direttiva sul rendimento energetico degli edifici, che aiuterà i consumatori a limitare le bollette elettriche e l'Unione Europea a raggiungere il suo obiettivo per contrastare il cambiamento climatico.

Le previsioni contano una riduzione del consumo di energia del 20% in dieci anni. Gli Stati membri dovranno, infatti, modificare la legislazione e i regolamenti tecnici di settore cosicché tutti i nuovi edifici costruiti a partire dalla fine del 2020 rispettino gli standard di risparmio energetico mentre gli edifici già costruiti, qualora sia possibile, dovranno rimodernarsi.
La suddivisione in classi, in base al minore consumo e alle emissioni di CO2 equivalente, sarà del tutto simile a quella in vigore per gli elettrodomestici (da A, o A++ a scendere fino a G o a F a seconda della classe iniziale e della performance).

Oggi gli edifici rappresentano circa il 40% del consumo totale di energia dell'Unione europea e costituiscono la più grande fonte di emissioni in Europa. Attraverso il miglioramento delle prestazioni energetiche sarà, quindi, possibile raggiungere gli obiettivi volti a limitare le emissioni di CO2 in atmosfera.

Tutti gli edifici costruiti dalla fine del 2020 dovranno, in buona parte, usare energie rinnovabili. La fase di progettazione comincerà già due anni prima e parte dei fondi per questi cambiamenti progettuali e costruttivi verranno dal bilancio dell'UE.

Per quanto concerne i lavori di ristrutturazione, i proprietari saranno incoraggiati a installare “contatori intelligenti” e a sostituire i vecchi impianti idraulici per l’acqua calda e gli impianti di climatizzazione con alternative ad alta efficienza, come le pompe di calore. Verranno, inoltre, effettuate  ispezioni periodiche delle caldaie e degli impianti di climatizzazione.

La direttiva è parte di un più ampio pacchetto legislativo sul rendimento energetico. Il rapporto al Parlamento Europeo è stato steso dell'eurodeputato Silvia-Adriana Ţicău (S&D, RO).

Fonte: www.europarl.europa.eu

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