A casa delle donne di Gouriki |
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![]() Arrivo sotto il grande baobab al centro del villaggio, un albero che ha un valore simbolico molto forte per gli abitanti del posto perché è sotto le sue fronde che gli antenati si riunivano per prendere le decisioni che avrebbero cambiato la vita della comunità. È qui che oggi incontrerò le donne del gruppo di gestione che lavorano nei campi. Il comitato è stato costituito grazie al supporto di Green Cross, che ci ha accompagnato in tutta la fase di messa a punto e continua a seguirci passo passo. Nel G.I.E, Groupements d’Intérêt Économique, le donne costituiscono la componente più dinamica. La presenza femminile è significativa, e non solo numericamente: le donne sono coinvolte nelle varie attività, partecipano al processo decisionale, ricoprono ruoli di responsabilità e rappresentanza. È molto importante che finalmente ci sia un progetto con le donne e per le donne in questa terra di confine. Non è mai stato facile per noi donne riuscire ad avere voce in capitolo all’interno del villaggio, anche se ci occupiamo attivamente dell’economia e della sussistenza degli abitanti attraverso la coltivazione dei campi. Le donne curano i figli, la casa e sostengono l’economia familiare in molti modi ma sempre all’ “ombra” di un uomo: il marito, gli anziani o il capo villaggio. ![]() Prima che il progetto arrivasse a Gouriki, quando chiedevano alle donne di parlare anche solo di come fosse andata la giornata, molte incaricavano qualche uomo di fare loro da portavoce oppure rispondevano “domani, domani”. Non erano abituate a prendere parte alle decisioni, pur essendo molto attive nella vita della comunità. Passavano la giornata tra il lavoro nei campi e la cura della casa. Da un anno le cose sono iniziate pian piano a cambiare. Come l’acqua sgorgata dal pozzo che Green Cross ha installato nel villaggio, anche per le donne della comunità la vita potrà rinascere come uno zampillo. Il progetto sta dando l’opportunità alle donne di Gouriki di partecipare ad attività al di fuori delle mura domestiche, intervenendo alle riunioni e alle discussioni e prendendo decisioni relative alla comunità stessa. Le donne del villaggio ora si riuniscono sotto il baobab per discutere del progetto e condividere le loro esperienze sulle attività relative all’acqua e all’ambiente. Grazie all’accesso all’acqua e all’innovativo sistema di irrigazione “goccia a goccia”, ognuna di loro vedrà ridotto il carico di lavoro. Non saranno più costrette a irrigare i campi manualmente e potranno quindi dedicarsi ad altre attività generatrici di reddito che, nel medio e lungo termine, miglioreranno la vita quotidiana di tutta la comunità, soprattutto delle nuove generazioni. Grazie al progetto “Freddas”, le donne stanno acquisendo un ruolo sempre più cruciale nel processo decisionale: ora esse lavorano, si confrontano e possono incidere sulle scelte all’interno del villaggio e delle loro famiglie. Ramatoulaye Kane, animatrice del villaggio di Gouriki per il progetto Freddas _____ Per maggiori informazioni sul progetto clicca qui Una strada lunga un sogno #1 2 DIC 2013 |