XXXI spedizione in Antartide

Logo_PNRA

Green Cross Italia segue l’esperienza dei ricercatori attraverso il diario redatto da Giorgio Budillon, responsabile dell'attività di ricerca scientifica e tecnologica a bordo della nave Italica.
La collaborazione con l’ENEA, nell’ambito del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA), nasce dalla volontà della nostra Ong di favorire e promuovere la ricerca sul continente antartico, un luogo privilegiato per lo studio delle contaminazioni ambientali e dei cambiamenti climatici.
La ricerca e l’educazione hanno un ruolo centrale nel cammino verso la sostenibilità ambientale.
Per questo è necessario il dialogo tra la società civile, le istituzioni, le università e il mondo della scuola per favorire tutte insieme questo rinnovamento, preparando i giovani ad assumersi le proprie responsabilità e ad avere un ruolo più attivo nella risoluzione dei problemi ecologici attuali.

Per maggiori informazioni su tutta la XXXI spedizione italiana in Antartide visita il sito web www.italiantartide.it

Servizio Civile Universale

banner-ixt-greencross
Sfidando le onde PDF Stampa E-mail
20110114_italica_tempestaDiario di bordo della XXIX spedizione in Antartide: la nave Italica avanza nel mare in tempesta alla ricerca del krill

Per qualche giorno siamo costretti a fermarci per il brutto tempo, un’intensa perturbazione ci raggiunge quando siamo a nord-ovest del Mare di Ross e ci costringe a sospendere i lavori. La nave si mette alla “cappa” : impossibilitati a navigare e a lavorare, la nave mette la prua alle onde e al vento con i motori regolati in modo da avanzare impercettibilmente. In questo modo passiamo circa 24 ore, il vento ulula con raffiche di oltre 70 nodi (circa 130 km/) e passano spumeggianti onde di 5-6 metri. In queste condizioni si riesce a fare poco a bordo, anche dormire può risultare difficile…

Passata la perturbazione riprendiamo le attività: adesso è il turno del gruppo del CNR di Ancona, che svolge un’indagine acustica per la rilevazione del krill, il piccolo crostaceo di pochi cm di dimensione che è estremamente abbondante in questi mari.

Il krill viene individuato con un moderno sistema di ecoscandagli a varie frequenze, che permettono di rilevarlo anche in profondità. Una volte identificati gli “sciami” di krill, la nave gira e da poppa viene filata una rete da pesca. Servirà a catturare il krill che verrà poi analizzato a bordo per fare stime di biomassa.

Nonostante il krill sia il crostaceo più abbondante al mondo, non viene utilizzato per l’alimentazione umana in quanto rilascia quantità di fluoro che risultano tossiche alle persone. Il krill è però un anello fondamentale della catena alimentare in questi mari essendo il cibo preferito di balene, foche e pinguini.

Giorgio Budillon, coordinatore scientifico delle campagne oceanografiche per il PNRA © Riproduzione riservata

_____

generic cheap here

29 GEN 2014

Articoli correlati

Ciao Luigi
Un mare di dati
L’arrivo alla base “Mario Zucchelli”
Tutti a bordo!
Racconti dall’Antartide
AddThis Social Bookmark Button
 

Iniziative

 

banner-gerini

Utilizziamo i cookies per garantire la funzionalità del sito e per tenere conto delle vostre scelte di navigazione in modo da offrirvi la migliore esperienza sul nostro sito. Inoltre ci riserviamo di utilizzare cookies di parti terze. Per saperne di più consulta la nostra Informativa Cookie.

Continuando a navigare sul sito, accetti di utilizzare i cookies.

EU Cookie Directive Module Information