Cop21, passo avanti o fallimento? |
Si chiude a Parigi la Conferenza Onu sui cambiamenti climatici. Valerio Rossi Albertini a Radio1 Rai analizza i risultati dell’accordo sul clima Bilancio complessivamente positivo per la COP21, XXI Conferenza delle parti organizzata dall’ONU per discutere dei cambiamenti climatici. Dopo il Protocollo di Kyoto e dopo vent’anni di mediazioni, l’obiettivo di Parigi era quello di formalizzare un accordo condiviso e vincolante contro il surriscaldamento del Pianeta. Il patto globale è stato raggiunto, sebbene non sia vincolante a livello internazionale. Si basa, invece, su impegni volontari forniti dai 196 Paesi membri dell’UNFCCC (United Nations Framework Convention on Climate Change). Restano tuttavia sul campo alcune incognite. A cominciare dal punto focale dell’accordo, “di contenere di contenere il surriscaldamento del Pianeta ben al di sotto dei 2 gradi rispetto ai livelli pre-industriali, e di mettere in atto tutti gli sforzi possibili per non superare 1.5 gradi”. Per raggiungere questo obiettivo servono misure coerenti e rapide. Bisognerà arrivare a un’economia “low-carbon” basata su un uso efficiente delle risorse, che funga da garanzia per le generazioni future, così come, dandosi target specifici in quest’ambito, ridurre la deforestazione e l’uso di suolo insostenibile. Le promesse di Parigi ci salveranno? Facciamo il punto della situazione ai microfoni di Radio1 Rai con Valerio Rossi Albertini, fisico del CNR e membro del comitato scientifico di Green Cross. ASCOLTA L’INTERVISTA
14 DIC 2015 |