Ue e pacchetto energia. Green Cross: “Servono obiettivi più ambiziosi” |
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«Lo scenario è troppo fluido e instabile per fare previsioni a lungo termine ma il superamento della soglia psicologica delle 400 parti per milione (ppm) di CO2 in atmosfera e l’aumento della temperatura media globale di 0,8 gradi devono spingere i Paesi europei a compiere il massimo sforzo possibile per disinnescare la bomba a orologeria che incombe sull’ambiente». Così Valerio Rossi Albertini, fisico-chimico del CNR e membro del comitato scientifico di Green Cross ha commentato il Pacchetto legislativo “Energia pulita per tutti gli europei”, a margine della Conferenza di alto livello “Clean energy financing”, dedicata agli investimenti nell’efficienza energetica e nelle energie rinnovabili, che si è svolta a Bruxelles il 7 novembre. Un appuntamento importante che ha riunito leader politici, funzionari, investitori ed esperti del settore per discutere come sia possibile “finanziare l’energia pulita”, e sfruttare al meglio o realizzare nuove infrastrutture che rendano sempre più vicina la transizione energetica verso un futuro carbon free. «La rivoluzione digitale ed energetica sta cambiando in profondità l’economia, il lavoro e i nostri stessi stili di vita - ha dichiarato il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani nel suo discorso di apertura alla conferenza -. Ed è un achat processo che l’Unione europea deve continuare a governare, rafforzando la sua leadership politica, economica e tecnologica e cogliendo le opportunità dei mutamenti in atto». Secondo le stime, il piano dovrebbe mobilitare 177 miliardi di investimenti pubblici e privati ogni anno a partire dal 2021, aumentare il Pil europeo dell’1% nel prossimo decennio e creare 900 mila nuovi posti di lavoro.
«Siamo in un momento di grande confusione e di grande fluidità nel mercato dell’energia - sottolinea ancora Valerio Rossi Albertini -. Bisogna cambiare prospettiva, mentalità. E questo si chiama progresso, sviluppo, ricerca. Così come ha fatto la Cina, i Paesi europei devono capire che è nell’interesse dell’economia puntare sulle nuove tecnologie rinnovabili e marciare compatti per innescare processi produttivi ed economici che favoriscano la crescita occupazionale, nonché ulteriori occasioni di sviluppo». 9 NOV 2017 |