Progetto #CREA, le storie dei migranti che decidono di tornare Stampa
 20171221_A-Natale-Crea-futuro-donazioni-SenegalAl via un nuovo progetto che restituisce dignità ai migranti e rilancia i sogni del Senegal

Mamadou ha 50 anni, in Italia ha fatto l’operaio e adesso sta progettando di tornare a casa, a Fondiougne: con un essiccatore a energia solare vorrebbe produrre gamberetti, mango, karkadè. Max invece ha intenzione di impiegarsi nell’agricoltura, coltivare terre di famiglia, realizzare un impianto di irrigazione goccia a goccia, un pozzo, un recinto. Badou vuole creare un’azienda agricola per dare lavoro a persone disabili, toglierle dalla strada dove chiedono l’elemosina. Ma c’è anche chi desidera aprire una carrozzeria, chi un locale sulla spiaggia.
 
Con il progetto #CREA, Creation emplois dans l’agriculture (Creazione di opportunità di lavoro in agricoltura), avviato in Senegal in partenariato con l’associazione Progetto Diritti, e finanziato dal Ministero dell’Interno, promuoviamo e garantiamo alle comunità il diritto di restare nel proprio Paese, vivendo in maniera dignitosa: attraverso lo sportello MiRa per il ritorno consapevole, si offrono orientamento, consulenza e informazione, si verifica che il progetto di rientro sia coerente e abbia delle chance di successo. In questo modo è possibile trasformare il loro sogno in realtà. Un’attività che si divide tra Italia e Senegal, e che prevede numerose azioni di intervento. Come i corsi di alfabetizzazione per adulti, volti a dare gli strumenti per gestire gli affari dei Gie, gruppi di interesse economico, sorta di cooperative che amministrano le terre comuni: oggi 246 donne, giovani e anziane che a scuola non ci sono mai andate, hanno imparato a leggere e scrivere. I  seminari sulle nuove tecniche agricole di produzione e commercializzazione dei prodotti. Gli incontri sui rischi e i costi legati alla migrazione irregolare.

Nel frattempo sostieniamo il lavoro nei campi, distribuendo semi, rastrelli, zappe, e altri utensili per migliorare la produzione agricola locale. Nella zona di Matam, al confine con la Mauritania e a due passi dal Mali, alla spinta migratoria rispondiamo rafforzando la sicurezza alimentare delle comunità, 22mila persone che combattono quotidianamente contro la povertà e la desertificazione dei terreni. Al nostro fianco, per raccogliere fondi e sostenere le attività, si sono schierati anche gli amici di 1Caffe.org, la onlus dell’attore Luca Argentero che con il crowdfunding ha chiesto un piccolo contributo. Le donazioni sono state interamente devolute al progetto #CREA.


Progretto_CREA_Senegal_-_Crediti_foto_Giada_Connestari25 GEN 2017
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