Elio Pacilio confermato nel Board di Green Cross International |
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![]() Siamo felici per la conferma del nostro presidente Elio Pacilio nel Board di Green Cross International durante l’Assemblea generale anuale che si è tenuta nei primi giorni di ottobre a Ginevra, alla quale hanno preso parte 63 rappresentanti delle sedi nazionali di Green Cross, provenienti da 22 Paesi. Nel nuovo Board sono presenti i rappresentanti di 8 organizzazioni nazionali - Bolivia (Faride Tirado), Ghana (Mubarick Masawudu), Giappone (Shoo Iwasaki), Italia (Elio Pacilio), Russia (Sergei Baranovsky), Stati Uniti (Robert Bucklin), Svizzera (Martin Bäumle), Ucraina (Maksym Tymoshenko) - e due personalità: l’avvocato Philipp Schaller ed Ernst Ulrich von Weizsäcker, fisico, biologo e politico tedesco che ha creato e presieduto il Wuppertal Institute per il clima, l'ambiente e l'energia e che dal 2015 è co-presidente del Club di Roma. Presidente del Board è stato nominato Martin Bäumle, presidente di Green Cross Svizzera e parlamentare verde svizzero. L’Assemblea generale ha confermato i tradizionali campi di intervento acqua, energia, disarmo, educazione e salute; durante il dibattito è stata evidenziata l’importanza del rispondere efficacemente alle sfide globali che vedono interconnesse sicurezza, difesa dell’ambiente e lotta alla riduzione della povertà. I lavori sono stati aperti da un messaggio di Federico Mayor Zaragoza che, ricordando le ragioni della nascita di Green Cross International e la visione del Presidente Fondatore Mikhail Gorbaciov, ha voluto illustrare i nuovi pericoli che nuovi leader internazionali stanno portando all'ambiente e alla sicurezza globale. Nuovi muri sono eretti e non https://www.sansordonnancefr24.com/ solo fisici, è necessario recuperare la visione originaria di Green Cross e continuare ad impegnarsi per un cambiamento di paradigma che coinvolga tutti gli strati sociali. Significativa la presenza di Tiokasin Ghosthorse artista e militante della Nazione Lakota, che ha combattuto contro la costruzione del Dakota Access Pipeline.
Di eccezionale interesse l'intervento di Paul Quilès, presidente del centro Iniziativa per il Disamo Nucleare e già ministro della Difesa francese.
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