Viaggio nelle applicazioni che aiutano a ridurre gli sprechi alimentari
Secondo la Fao, 1 miliardo 600 milioni di tonnellate di cibo finiscono ogni anno nella spazzatura. Nella sola Europa, oltre 100 milioni. Tanto, troppo se si considera che 36 milioni di persone, ci riferisce l’Oms, muoiono a causa della mancanza di cibo.
Per questo è importantissimo porre l’attenzione sulla questione dello spreco alimentare e informare singoli e famiglie delle enormi possibilità creative offerte dagli scarti. Nell’era delle nuove tecnologie, un valido contributo alla causa arriva dalle applicazioni “anti-spreco” messe a punto per smartphone e tablet. Green Cross ha selezionato le cinque app che possono aiutare aziende e cittadini a prendersi cura del Pianeta a tavola e quando si fa la spesa.
Bring the Food.
Sviluppata dai ricercatori di una fondazione trentina, ha l’obiettivo di facilitare l’incontro tra aziende o ristoranti, che per la loro attività producono scarti alimentari, ed enti di volontariato collegati a strutture caritatevoli. Basta un click per scoprire l’impresa che produce un’eccedenza alimentare nel raggio di pochi chilometri e raggiungerla!
Ricette al contrario. Invenzione del team milanese Icona, è perfetta per gli studenti e per coloro che hanno poco tempo per fare la spesa. Basta inserire gli ingredienti, e cioè gli avanzi che abbiamo in dispensa, e l’app è in grado di individuare e consigliare tra più di 9.000 ricette quella che fa al caso nostro. Doppia utilità, quindi: svuotare il frigo e non buttare cibi ancora buoni!
ComeButta, nata dal progetto di un’amministrazione trentina e applicabile in tutta Italia, fornisce informazioni sul coretto smaltimento dei rifiuti. In altre parole, attraverso l’applicazione possiamo scoprire per esempio, se un fazzolettino di carta va gettato nell’organico, nella carta o nell’indifferenziato.
BuyCott, nata a Los Angeles dal programmatore italiano Alex Pardo, contiene già nell’assonanza del nome, l’obiettivo principale: spingere i consumatori a effettuare acquisti consapevoli. L’app permette di rivelare, semplicemente avvicinando lo smartphone al codice a barre della confezione, tutte le caratteristiche del prodotto: origine, lavorazione, produttore, perfino il grado di rispetto per l’ambiente dell’azienda e le condizioni di lavoro degli operai.
DiStagione, elaborata da un equipe di ingegneri italiani, vuole sensibilizzare all’acquisto e al consumo di prodotti di stagione, evitando così di incappare in prodotti poco sostenibili perché provengono dall’altra parte del mondo. L’app, che si occupa soprattutto di frutta, verdura e pesce, segnala le caratteristiche del prodotto e fornisce indicazioni sulle ricette.
15 DIC
2014